289/ Di passato che non passa, pressione a conformarsi e conoscenza di sè.
Buongiorno cari amici di Prospettive Musicali, Per le nostre riflessioni del venerdì, vorrei oggi farmi guidare da un saggio di Miguel Benasayag che ho letto in settimana. Si intitola Oltre le passioni tristi, che è una molto libera traduzione dell'originale francese Clinique du mal-etre. Descrive le conseguenze di alcuni miti del nostro tempo come la prestazione illimitata, la competizione senza quartiere, l'enfasi sull'io. Di fronte a questi miti, molti di noi avvertono un malessere che finisce per fare da sottofondo alle nostre vite, un profondo senso di inadeguatezza individuale che non ci lascia mai. Il saggio di Benasayag smaschera questo inganno collettivo che è funzionale all'unico modo di produzione rimasto, basato sullo sfruttamento illimitato delle persone e delle risorse naturali. Non è l'individuo a essere inadeguato, sono gli obiettivi a essere irrealistici, sostiene Benasayag. Ci sono almeno tre concetti che mi hanno particolarmente colpito in questo